
(a + b)/a = a/b = b/(a - b).
Tale rapporto è esprimibile per mezzo della formula:
φ = (1 + √5)/2 = 1.6180.
Il
numero ricavato, che esprime la sezione aurea, è un numero irrazionale e
algebrico. Esso può essere ricavato come limite del rapporto fra due
termini successivi della successione di Fibonacci, per n tendente ad
infinito:
φ = limn → ∞ F(n + 1)/F(n),
ove i termini della successione di Fibonacci sono dati dalla formula ricorsiva:
F(0) = 0, F(1) = 1, ..., F(n) = F(n - 1) + F(n - 2).
Vediamo
cosa succede se partiamo da un diverso approccio matematico, basato sul
calcolo delle potenze di una particolare matrice.Ponendo
vn = (F(n + 1), F(n)),
si ha: v1 = (1, 1) e dalla formula ricorsiva F(n) = F(n - 1) + F(n - 2) segue che, per ogni n > 1, risulta: vn = Avn - 1,
ove A è la matrice quadrata 2 x 2:
A = (1, 1; 1, 0).
Quindi v2 = Av1, v3 = Av2 = A2v1 e, in generale,
vn = An - 1v1.
Il polinomio caratteristico di A è:
p(t) = det(A - tI) = t2 - t - 1,
quindi gli autovalori della matrice A sono t1 = (1 - √5)/2 e t2 = (1 + √5)/2 = φ. Gli autovettori corrispondenti sono rispettivamente u1 = ((1 - √5)/2, 1) ed u2 = ((1 + √5)/2, 1). Si ha allora:
A = QBQ-1,
ove
Q = ((1 - √5)/2, (1 + √5)/2; 1, 1)
e
B = ((1 - √5)/2, 0; 0, (1 + √5)/2).
Si calcola inoltre facilmente che:
Q-1 = (1/√5) (-1, (1 + √5)/2; 1, -(1 - √5)/2).
Si ottiene perciò:
vn = An - 1v1 = (QBQ-1)n - 1v1 = QBn - 1Q-1v1=
= (1/√5) ((1/2n + 1) ((1 + √5)n + 1 - (1 - √5)n + 1); (1/2n) ((1 + √5)n - (1 - √5)n)),
da cui si evince la seguente formula per l’ennesimo numero di Fibonacci:
F(n) = 1/(2n√5) ((1 + √5)n - (1 - √5)n).
Anche
se non è evidente dalla formula trovata, fidatevi, questi numeri sono
sicuramente interi. Perché tutto questo turbinio di equazioni? Il motivo
principale risiede nel fatto che alcuni fisici teorici credono che il
numero aureo φ possa essere associato ad un particolare gruppo continuo
di simmetria denominato E8 x E8 che entra in gioco in alcune teorie di unificazione delle forze in natura.
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