TEORIA
Si definisce forza quella
grandezza capace di produrre movimento o deformazione dei corpi. La forza è una
grandezza fisica vettoriale. L'azione delle forze sugli oggetti è sempre
modificata dalla presenza delle forze d'attrito. Per secoli tali forze hanno
reso difficile la formulazione esatta dei principi della dinamica ed impossibile
una loro verifica sperimentale.
Il secondo principio della
dinamica afferma che il rapporto tra una forza impressa ad un corpo e
l'accelerazione da esso assunta di conseguenza, è una costante dipendente dal
corpo stesso, chiamata massa. Caso particolare del secondo principio della
dinamica è il principio d'inerzia secondo il quale, in un sistema di
riferimento non accelerato, quando su un corpo non agiscono forze o vi agisce
un sistema di forze di risultante zero, il corpo permane nel suo stato di
quiete o di moto rettilineo ed uniforme (primo principio della dinamica).
La massa di un corpo esprime
la sua inerzia al movimento. La massa è una grandezza associata in modo univoco
ad un corpo, ed è indipendente sia dalla sua velocità, tranne che per valori di
quest'ultima prossimi a quelli della luce, sia dalle trasformazioni chimiche
che il sistema, pensato isolato, può subire, sia dalla regione dello spazio in
cui il corpo si trova.
In base al secondo principio
della dinamica, il peso di un corpo si può intendere come la forza che si
ottiene moltiplicando la massa del corpo per l'accelerazione di gravità cui
esso si trova sottoposto, P = mg, ove m è la massa del corpo e g è il vettore accelerazione
di gravità. Il peso è una grandezza vettoriale non definita in modo univoco per
un certo corpo, ma variabile da punto a punto dello spazio.
Unità di misura delle masse
nel sistema SI è il chilogrammo, kg, e nel sistema CGS, il grammo, g. In questi
sistemi la forza è una grandezza derivata, newton, N, nel sistema SI e dina nel
sistema CGS.
Chiamata massa gravitazionale
quella grandezza fisica che misura la proprietà del corpo responsabile della
sua attrazione verso il centro della terra, si può stabilire un'identità
formale tra la massa gravitazionale e la massa inerziale di un corpo.
Data una forza F che agisce per un tempo
t" – t', si definisce impulso della forza F la quantità vettoriale J = F(t" - t'). Data una
massa m dotata di velocità v, si definisce quantità di moto della massa m la
quantità vettoriale p = mv. Tra la variazione della quantità di moto p = m(v" - v') che un corpo subisce ad
opera dell'impulso J = F(t" - t'), impresso da una forza F e l'impulso stesso, sussiste
la seguente relazione vettoriale d'uguaglianza: F(t" - t') = m(v" - v').
Si definisce isolato un
sistema sul quale agiscono solo forze interne. Tali forze sono in grado di
modificare il moto relativo delle parti del sistema, ma non il suo moto
globale. In un sistema isolato la quantità di moto totale è una costante
(principio di conservazione della quantità di moto).
Dal principio di
conservazione della quantità di moto deriva il principio d'azione e reazione,
secondo il quale ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria
(terzo principio della dinamica).
Si definisce centro di massa
di un sistema isolato quel particolare punto del sistema che conserva le sue
proprietà cinematiche qualunque siano i movimenti dei singoli componenti del
sistema stesso.
PROBLEMI
Problema n. 1
Un oggetto di massa MA = 10 kg
viene trascinato su un piano orizzontale senza attrito da un altro che pesa PB
= 50 N, essendo unito ad esso da una fune senza peso. Se il primo oggetto è
posto a d = 10 m dal bordo del piano su cui scivola, con quale velocità
giungerà al bordo del piano stesso?
Soluzione
Forza peso:
PB = MBg,
cioè:
MB = PB/g.
Ora è:
Mtot = MA + MB
= MA + PB/g.
Quindi:
a = PB/Mtot = MBg/(MA
+ MB).
Moto rettilineo uniformemente accelerato:
v2 = 2ad = 2MBgd/(MA
+ MB),
cioè:
v= √[2MBgd/(MA + MB)]
= 8.14 m/s
Problema n. 2
Due oggetti, di massa m1
= 3 kg ed m2 = 4 kg rispettivamente, sono disposti alle estremità di
una fune inestensibile e senza peso che scorre attorno ad una puleggia. La
puleggia ha massa trascurabile e pure trascurabili sono gli attriti sui perni
di sostegno. Partendo da ferme, le masse percorrono h = 0.7 m in t = 1 s.
Determinare il valore dell'accelerazione di gravità.
Soluzione
Moto rettilineo uniformemente accelerato:
h = ½ at2,
cioè:
a = 2h/t2.
Secondo principio della dinamica:
F = (m1 + m2)a = P2
– P1 = (m2 – m1)g,
ovvero:
g = (m1 + m2)a/(m2
– m1) = 2(m1 + m2)h/(m2 – m1)t2
= 9.8 m/s2.
Problema n. 3
Un oggetto ha massa, sulla Terra, g = 9.8 m/s2,
M = 3 kg. Portato su un pianeta X, si osserva che esso percorre, cadendo
liberamente, h = 13.5 m in t = 3 s. Qual è il peso dell'oggetto in newton sulla
Terra e sul pianeta X?
Soluzione
Peso del corpo sulla terra:
PT = Mg = 29.4 N.
Accelerazione di gravità sul pianeta X:
h = ½ gXt2,
cioè:
gX = 2h/t2.
Quindi peso del corpo sul pianeta X:
PX = MgX = 2Mh/t2
= 9 N.
Problema n. 4
Un proiettile di massa m = 20 g, dotato di
velocità v = 500 m/s, colpisce un blocco in legno di massa M = 2 kg.
Determinare la velocità del sistema proiettile-blocco subito dopo l'urto.
Soluzione
Principio di conservazione della quantità di
moto:
mv = (m + M)v',
cioè:
v' = mv/(m + M) = 4.95 m/s
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