sabato 24 marzo 2012

IL CAMPO INDUZIONE MAGNETICA NEL VUOTO


TEORIA
 
Le cariche in movimento generano, nello spazio circostante, effetti, diversi da quelli elettrici, che sono attribuiti a un “ente magnetico”.
L’ente magnetico rivela un carattere vettoriale: il suo vettore rappresentativo viene chiamato vettore induzione magnetica B. Per individuarne direzione, verso e intensità, è opportuno servirsi di una spira campione percorsa da corrente continua, con la quale si esplorano i punti del campo magnetico. Precisamente:
- la direzione di B è individuata dalla direzione della perpendicolare alla spira, quando questa non è sollecitata da alcuna coppia torcente;
- il verso di B è quello di spostamento di una vite sollecitata a ruotare nel verso della corrente che percorre la spira;
- l’intensità di B è legata da una relazione matematica all’intensità della corrente che circola nella spira, alla superficie di questa e al momento meccanico che su di essa agisce per effetto, appunto, del campo d’induzione magnetica.
In termini vettoriali si può scrivere: τ = iSn × B, ove i è l’intensità della corrente che percorre la spira, S la sua superficie, n il versore normale alla superficie e B è l’induzione magnetica. Le linee di forza di un campo d’induzione magnetica sono sempre chiuse su se stesse.
Ad una spira percorsa da corrente continua è associabile un vettore, il vettore momento magnetico della spira, la cui direzione coincide con la perpendicolare al piano della spira, il cui verso è individuato da quello di spostamento di una vite sollecitata a ruotare nel verso della corrente che fluisce nella spira, la cui intensità è proporzionale all’intensità della corrente che fluisce nella spira e alla superficie di questa.
In termini di momento magnetico, si può affermare che l’intensità del momento meccanico, agente su una spira immersa in un campo d’induzione magnetica, è dato dal prodotto dell’intensità del momento magnetico della spira, per l’intensità del vettore induzione magnetica nel centro della spira, per il seno dell’angolo compreso tra i due vettori; con notazione vettoriale: τ = m × B.
Il momento magnetico si misura in A∙m2; il vettore induzione magnetica si misura in Wb/m2, essendo il weber Wb = volt∙s.
I sistemi percorsi da corrente continua quali: un filo indefinito, una spira, un solenoide, generano, nel proprio intorno, un campo d’induzione magnetica la cui intensità è direttamente proporzionale alla corrente che fluisce nell’elemento conduttore, tramite una costante chiamata costante di permeabilità magnetica del mezzo. Questa costante, nel vuoto, assume il valore di 4π∙10-7 H/m, avendo indicato con henry H il prodotto ohm∙s.

PROBLEMI
 
Problema n. 1
Una spira, nella quale circola corrente continua, ha una superficie S = 1 cm2. Essa si trova immersa nel vuoto, in un campo d'induzione magnetica uniforme B1 = 0.1 Wb/m2, perpendicolare alla spira. A questo campo se ne sovrappone un secondo B2 = B1, pure uniforme, ma parallelo alla spira. Stabilire quanto vale la corrente che fluisce in essa, sapendo che la coppia torcente, che inizialmente agisce su di essa, è τ = 10-6 Nm.
Soluzione
B = (B12 + B22)1/2 = √2B1;
momento meccanico = momento magnetico prodotto vettore campo d'induzione magnetica:
τ = mB·sinα = niSB·sinα,
ma α = 45° e n = 1, quindi:
i = τ/SB·sin45° = 0.1 A.

Problema n. 2
Una bobina quadrata, di lato l = 2 cm costituita da n = 100 spire, percorsa da una corrente i = 10-4 A, è disposta, nel vuoto, in un campo d'induzione magnetica d'intensità B = 0.1 Wb/m2, in modo che la sua normale formi con la direzione del campo un angolo α = 120°. Determinare il momento meccanico iniziale al quale si trova sottoposta la spira.
Soluzione
Momento meccanico = momento magnetico prodotto vettore campo d'induzione magnetica:
τ = mB·sinα = niSBsin(120°) = √3nil2B/2 = 2√3·10-7 Nm.

Problema n. 3
La bobina di un galvanometro è formata da n = 50 spire di diametro d = 2 cm. Inizialmente essa è disposta in modo che la sua perpendicolare formi, con la direzione del campo d'induzione magnetica, un angolo α = 90°. Sapendo che l'intensità del campo vale B = 0.5 Wb/m2 e che la costante di torsione del filo è k = 10-9 Nm/°, calcolare la corrente necessaria per produrre una rotazione della bobina di θ = 0.5°.
Soluzione
Momento meccanico = momento magnetico prodotto vettore campo d'induzione magnetica:
 τ = mB·sin(α + θ) = niSBsin(90° + θ) = niSB,
poiché θ << 90°;
ma è anche:
τ = kθ,
uguagliando si ha:
niSB = kθ, cioè:
i = kθ/nSB = 4kθ/nπd2B = 6.4·10-8 A.

Problema n. 4
Calcolare l'intensità del campo d'induzione magnetica in un punto P, distante a = 10 cm da un filo rettilineo indefinito, percorso da una corrente if = 5 A, posto nel vuoto. Successivamente nel punto P viene disposto, in un piano perpendicolare al filo, una spira di raggio R = 0.5 cm, percorsa da una corrente continua d'intensità is = 1/4π A. Determinare l'intensità del campo d'induzione magnetica B in P in questa nuova configurazione e la sua direzione rispetto al piano della spira.
Soluzione
Campo d'induzione magnetica in P, generato dal filo rettilineo:
Bf = μ0if/2πa = 10-5 Wb/m2;
campo d'induzione magnetica in P, generato dalla spira:
Bs = μ0is/2R = 10-5 Wb/m2,
quindi, in definitiva, si ha:
B = (Bf2 + Bs2)1/2 = √2·10-5 Wb/m2,
e la direzione forma perciò un angolo di 45° rispetto al piano della spira.

Problema n. 5
Un solenoide, lungo L = 50 cm e di raggio r = 1 cm, è costituito da N = 104 spire di rame, di resistività ρ = 1.72·10-8 Ωm e di sezione S = 0.5 mm2. Ai suoi capi è collegato un generatore di fem pari a V = 2 V. Sul suo asse è disposto un filo percorso da una corrente continua if = 10 A, di sezione S' = 1 mm2. Determinare il valore del campo d'induzione magnetica nel vuoto B a d = 0.5 cm dall'asse del solenoide, trattato come indefinito.
Soluzione
Seconda legge di Ohm:
R = ρl/S,
ma l = circonferenza di una spira · numero di spire:
l = 2Nπr,
quindi:
R = 2Nπρr/S = 21.6 Ω;
prima legge di Ohm:
is = V/R = 0.1 A;
all'interno del solenoide il campo d'induzione magnetica vale:
Bs = μ0nis = μ0(N/L)is = 8π·10-4 Wb/m2 = 2.5·10-3 Wb/m2;
campo d'induzione magnetica generato dal filo rettilineo a d = 0.5 cm:
Bf = μ0if/2πd = 4·10-4 Wb/m2;
in definitiva si ha:
B = (Bs2 + Bf2)1/2 = 4(4π2 + 1)1/2·10-4 Wb/m2 = 2.545·10-3 Wb/m2.

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