TEORIA
Si definisce traslatorio il
moto di un corpo i cui punti subiscono tutti il medesimo spostamento. Si
definisce rotatorio il moto di un corpo i cui punti ruotano intorno ad un asse,
fisso o variabile nel tempo, con la medesima velocità angolare. Si definisce
rototraslatorio il moto di un corpo dotato contemporaneamente di moto rotatorio
e traslatorio.
Si definisce prodotto vettore
di due vettori u' e u" il vettore la cui direzione e il cui verso sono
individuati dal dito medio della mano destra quando il pollice e l'indice
indicano rispettivamente u' e u" e il cui modulo è individuato dal
prodotto |u' x u"| = u'u"sin(α), essendo α l'angolo formato tra u' e
u", avendo assunto la direzione ed il verso di u' come riferimento.
Il momento di una forza F,
rispetto ad un punto O, è individuato dal prodotto vettore M = r x F, essendo r
il vettore spiccato da O ed avente come suo estremo il punto d'applicazione
della forza F. Il valore del momento M caratterizza il moto di un corpo rigido
vincolato. Precisamente se M = 0 il corpo mantiene le condizioni iniziali, se M
≠ 0 il corpo comincia a ruotare con accelerazione angolare costante,
direttamente proporzionale al modulo di M ed inversamente proporzionale al
momento d'inerzia I del corpo in moto.
Per stabilire lo stato
cinetico di un corpo non vincolato occorre analizzare il valore del risultante
delle forze agenti e del risultante dei momenti delle forze calcolati rispetto
al centro di massa del corpo. Uno studio completo ed unificato del moto di un
corpo vincolato e non vincolato si può eseguire calcolando il risultante delle
forze e dei momenti delle forze rispetto al centro di massa, includendo fra le
forze anche quelle dei vincoli.
La presenza di parti rotanti
in un sistema in moto implica l'esistenza di un'energia cinetica di rotazione,
dalla quale non si può prescindere nel formulare il principio di conservazione
dell'energia.
Si definisce coppia di forze
il sistema di due forze di uguale intensità e direzione, opposte in verso, non
aventi la medesima linea d'azione.
PROBLEMI
Problema n. 1
Su una pallina di
massa m = 0.1 kg, fissa ad un estremo di una sbarra senza peso, di lunghezza l
= 0.5 m, vincolata a muoversi attorno a un asse perpendicolare al piano
orizzontale, agisce la forza F = 5 N per t = 5 s. Determinare la velocità
angolare ω e l'angolo α descritto dopo i 5 s. Determinare inoltre l'energia
cinetica finale.
Soluzione
In dinamica rotazionale
il momento meccanico vale:
τ = r x F,
perciò in questo
caso:
τ = Flsin90° = Fl
= 2.5 Nm;
per il momento
d'inerzia si ha:
I = ml2=
0.025 kgm2;
ora, per analogia
con la dinamica del punto materiale, momento meccanico = momento d'inerzia · accelerazione
angolare:
τ = Iγ,
quindi:
γ = τ/I = F/ml = 100
rad/s2;
da questo si
ottiene:
ω = γt = 500 rad/s,
α = ½γt2 = 1250 rad;
infine per
l'energia cinetica rotazionale, analogamente:
EC =
½Iω2 = 3125 J
Problema n. 2
Un volano di
raggio R = 1 m ha un momento d'inerzia I = 100 kgm2. Esso viene
messo in rotazione da un corpo di massa m = 10 kg. Determinare la velocità di
caduta del peso dopo h = 3 m di discesa.
Soluzione
Principio di conservazione dell'energia in dinamica rotazionale:
Principio di conservazione dell'energia in dinamica rotazionale:
mgh = ½mv2
+ ½Iω2,
ma:
v = ωR,
quindi:
mgh = ½mω2R2
+ ½Iω2 = ½(mR2 + I)ω2,
cioè:
ω = √[2mgh/(mR2 + I)] = 2.31 rad/s;
infine:
v = ωR = 2.31
m/s.
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