TEORIA
Ogni elemento di filo percorso da corrente elettrica,
immerso in un campo d’induzione magnetica costante su tutto l’elemento, è
sottoposto a una forza individuata in direzione, verso e intensità, dalla
relazione vettoriale F = il × B.
Una carica in moto, entro un campo d’induzione
magnetica, è soggetta ad una forza la cui direzione, il cui verso e la cui
intensità sono individuate dalla relazione vettoriale F = qv × B, F
essendo la cosiddetta forza di Lorentz e v la velocità della carica q.
Si definisce unità d’intensità di corrente, ampere,
quella corrente che, fluendo nello stesso senso in due fili rettilinei
indefiniti paralleli, posti alla distanza di un metro, fa sì che uno dei due
fili attragga un metro dell’altro con la forza di 2∙10-7 N.
Uno strumento di misura elettrodinamico permette di
misurare l’intensità di corrente o la d.d.p. sfruttando la rotazione alla quale
una spira percorsa da corrente è sottoposta quando è immersa in un campo
d’induzione magnetica.
Una carica lanciata in un campo d’induzione magnetica,
costante e perpendicolare alla sua direzione di moto, descrive una traiettoria
circolare il cui raggio è direttamente proporzionale alla quantità di moto
della carica e inversamente proporzionale all’entità della carica e al campo
d’induzione magnetica, R = mv/qB.
PROBLEMI
Problema n. 1
Un filo, lungo l = 20 cm, è percorso da una
corrente i = 5 A e forma un angolo θ = 60° con la direzione di un campo
d'induzione magnetica uniforme di modulo B = 1 Wb/m2. Calcolare
l'intensità della forza agente sul filo.
Soluzione
Forza agente sul filo:
F = ilBsinθ = ilBsin(60°) = (√3/2)ilB = √3/2 N.
Problema n. 2
In un piano passante per un filo rettilineo,
indefinito, percorso da una corrente i = 10 A, giace una spira quadrata, di
lato l = 0.3 m, percorsa pure essa dalla corrente i = 10 A e distante d = 0.2 m
dal filo. Determinare la forza risultante agente sulla spira.
Soluzione
Le forze agenti sui lati, della spira quadrata,
perpendicolari al filo si neutralizzano a coppie, mentre quelle agenti sui lati
paralleli al filo hanno verso opposto e diversa intensità:
F1 = ilB1,
F2 = ilB2,
con:
B1 = μ0i/2πd,
B2 = μ0i/2π(d + l),
quindi:
F1 = μ0li2/2πd = 3·10-5
N,
F2 = μ0li2/2π(d +
l) = 1.2·10-5 N,
in definitiva:
F = F1 - F2 = 1.8·10-5
N.
Problema n. 3
Due spire, di raggio R = 10 cm, percorse da una
corrente continua i = 2 A, sono disposte l'una sull'altra alla distanza d = 1
cm. Calcolare l'intensità della forza agente tra le due spire.
Soluzione
Essendo d << R, si può scrivere:
F = ilB,
con:
B = μ0i/2πd,
l = 2πR,
quindi:
F = ilB = μ0i2R/d = 5.03·10-5
N.
Problema n. 4
Una spira quadrata, di lato l = 20 cm, giace in un
piano verticale ed è disposta parallelamente ad un filo rettilineo di lunghezza
indefinita, percorso dalla corrente if = 2 A. Nella spira viene
fatta circolare una corrente is = 0.2 A in verso orario. Determinare
il valore della forza risultante agente sulla spira, sapendo che questa dista,
con il suo lato più vicino al filo, d = 10 cm.
Soluzione
Le forze agenti sui lati, della spira quadrata,
perpendicolari al filo si neutralizzano a coppie, mentre quelle agenti sui lati
paralleli al filo hanno verso opposto e diversa intensità:
F1
= islB1,
F2
= islB2,
con:
B1
= μ0if/2πd,
B2
= μ0if/2π(d + l),
quindi:
F1 = μ0lifis/2πd
= 16·10-8 N,
F2
= μ0lifis/2π(d + l) = 5.3·10-8 N,
in definitiva:
F = F1 - F2 = 1.07·10-7
N.
Problema n. 5
Due fili indefiniti, paralleli e distanti d = 1 m
l'uno dall'altro, sono percorsi dalle correnti i1 = 10 A ed i2
= 5 A, fluenti nello stesso verso. Nella striscia da essi definita si può
muovere un terzo conduttore rettilineo, non necessariamente indefinito,
percorso dalla corrente i3 = 1 A in senso inverso. Determinare la
posizione d'equilibrio di quest'ultimo filo.
Soluzione
All'equilibrio:
F13 = F23;
ora è:
F13 = μ0i1i3l/2πx,
F23 = μ0i2i3l/2π(d
- x),
quindi:
i1/x = i2/(d - x),
cioè:
x = i1d/(i1 + i2)
= 0.67 m.
Problema n. 6
Un elettrone, avente energia Ue = 20 eV,
si muove su un'orbita piana circolare, normale alle linee di forza di un campo
d'induzione magnetica uniforme, di modulo B = 10-4 Wb/m2.
Determinare il raggio dell'orbita, la frequenza di rivoluzione ed il momento
magnetico ad esso associato.
Soluzione
Energia dell'elettrone:
Ue = ½mev2 = eV,
quindi:
v = (2eV/m2)1/2;
ora è forza centripeta = forza di Lorentz:
mev2/R = evB,
cioè:
R = mev/eB = (2meV/eB2)1/2
= 0.151 m;
frequenza di rivoluzione:
f = ω/2π = v/2πR = eB/2πme = 2.798·106
Hz;
a tale moto è associato un momento magnetico:
m
= iS = (e/T)πR2
= πefR2 =
eV/B = 3.2·10-14 Am2.
Problema n. 7 Ad un certo istante, un
protone si trova sull'asse di un solenoide, diretto perpendicolarmente rispetto
ad esso. Le caratteristiche del solenoide sono: raggio di una spira Rs
= 10 cm, numero di spire per centimetro n = 50, intensità della corrente in
esso circolante i = 2 A. Calcolare quale deve essere la massima energia
cinetica del protone perché non sfugga dal solenoide.
Soluzione
Perché il protone non sfugga dal solenoide deve
essere:
Rp ≤ Rs/2;
ora è forza centripeta = forza di Lorentz:
mpv2/Rp = evB,
cioè:
Rp = mpv/eB ≤ Rs/2,
allora:
v ≤ eBRs/2mp,
ma il campo d'induzione magnetica generato da un
solenoide vale:
B
= μ0ni,
quindi:
v
≤ μ0neiRs/2mp = 6.013·104
m/s;
in definitiva:
Kp, max = ½mpv2 = 3.023·10-18
J.
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